Sfratto: tutto quello che devi sapere

Il termine “sfratto”, generalmente, nel linguaggio comune, evoca l’azione di liberazione coatta di un immobile. 

In termini strettamente giuridici, lo sfratto identifica un procedimento chiamato “speciale sommario”, caratterizzato da una fase giudiziaria, appunto, sommaria e, quindi, meno articolata e decisamente più veloce rispetto a quanto avviene nelle cause civili ordinarie.

Questa procedura speciale può essere attivata solo in particolari ipotesi, tassativamente previste dalla legge, che sono le seguenti:

Tra poco andremo a vedere nel dettaglio le singole procedure elencate, ma, prima, vorrei completare la descrizione del quadro generale di questa procedura.

Come detto, infatti, la procedura di sfratto è composta da una fase giudiziaria, che termina con l’emissione da parte del Giudice della convalida dello sfratto, che altro non è che il cosiddetto provvedimento di sfratto esecutivo, con il quale viene ordinato all’inquilino il rilascio dell’immobile.

Una volta ottenuto questo provvedimento, qualora, come nella maggior parte dei casi capita, l’inquilino non dovesse rilasciare l’immobile spontaneamente, si attiverà la fase esecutiva attivando la procedura esecutiva di rilascio, che porterà alla liberazione forzata dell’immobile.

Sfratto per morosità

Lo sfratto per morosità è una la procedura a cui si può ricorrere quando l’inquilino non paga il canone di locazione e/o le spese condominiali di sua spettanza e di cui ti parlo approfonditamente in questo articolo.

Sfratto per finita locazione

La procedura di sfratto per finita locazione permette al proprietario di munirsi in tempi brevi di un titolo esecutivo per rientrare nel possesso dell’immobile locato quando, alla scadenza del contratto, l’inquilino non rilascia spontaneamente l’immobile, di cui ti parlo approfonditamente in questo articolo.

Sfratto esecutivo

Il provvedimento di Sfratto Esecutivo è l’ordinanza con la quale il Giudice convalida lo sfratto e, quindi, risolve (chiude) il contratto di locazione, che, quindi, da quel momento non esiste più, e fissa il termine (a distanza di circa un mese) a partire dal quale, se l’inquilino non rilascia spontaneamente l’immobile, si può iniziare l’azione esecutiva di rilascio, di cui ti parlo approfonditamente in questo articolo.

Sfratto per morosità locale commerciale

La procedura di sfratto per morosità, di cui abbiamo parlato approfonditamente, può essere promossa dal proprietario sia nel caso in cui abbia concesso in locazione un immobile ad uso abitativo, sia che lo abbia concesso in locazione ad uso commerciale.

In questo caso, si parla di sfratto per morosità locale commerciale.

È necessario, però, evidenziare sin da subito che il procedimento di sfratto per morosità è azionabile solo nel caso in cui si tratti di una locazione commerciale, non invece quando ci si trovi di fronte ad un contratto di affitto di ramo d’azienda.

In quest’ultimo caso, dovrà essere proposto un ricorso ex art. 447 bis c.p.c., preceduto dal tentativo di mediazione obbligatoria.

Spero che questo articolo ti sia piaciuta e che ti possa essere utile.

Lo sfratto immobiliare è di fondamentale importanza per far sì che il tuo immobile sia liberato da inquilini che non ti pagano.